«Noi, come quei primi cristiani, abbiamo bisogno di continuare a pregare insieme per il dono dell'unità, che dà grande speranza al mondo, per la pacifica convivenza dei popoli e la pace nell'universo; così facendo anche noi saremo trasformati da questa preghiera, e a mano a mano ciò per cui preghiamo si realizzerà nel nostro stesso essere.
« Il Comandamento, per la sua dimensione non soltanto pratica ma spirituale può essere di luce e guida sia per ebrei e cristiani che per tutte le persone di buona volontà»: con queste parole mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana, e il rabbino Elia Richetti, rabbino capo di Venezia, presidente dell’Assemblea de rabbini d’Italia, concludono la presentazione del sussidio, che viene offerto a cristiani e ebrei in Italia in occasione della giornata per l’approfondimento e per il dialogo tra cattolici e ebrei.
Le tante iniziative promosse a livello diocesano per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) e per la Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico (17 gennaio) testimoniano la straordinaria vitalità del dialogo ecumenico in Italia, che ha assunto una molteplicità di forme, soprattutto in questi ultimi anni, in conseguenza della nascita di tante comunità cristiane che hanno arricchito il tradizionale universo del cristianesimo in Italia.
Il 15 novembre 2010, il Card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani, ha aperto l’Assemblea plenaria del 50° anniversario del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Intervento di S. Em. Card. Kurt Koch
Riflettere insieme sulle grandi sfide. Con queste parole papa Benedetto XVI si è rivolto al mondo, il primo gennaio 2011, poco prima della recita dell’Angelus, per sollecitare a un comune impegno per la costruzione della pace, ricordando come questo era particolarmente importante nel giorno nel quale la Chiesa Cattolica riflettere sul dono della pace da vivere nella quotidianità della propria esperienza di fede …
La pubblicazione dell’esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini è stata particolarmente significativa per un ulteriore approfondimento del dialogo ecumenico nella prospettiva di vivere, annunciare e testimoniare l’unità della Chiesa nella esperienza quotidiana della fede alla luce della Parola di Dio.
Una novella Pentecoste. Con queste parole i partecipanti al Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente hanno voluto descrivere la loro esperienza sinodale, sottolineando quel carattere di chiamata e di conversione che ha segnato le settimane di riflessioni e confronti sulla situazione, non solo religiosa, del Medio Oriente.
Dopo il Centenario della Conferenza di Edimburgo, ha avuto luogo il 10 gennaio 2011, presso l’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia a Roma, l’incontro organizzato dalla FCEI con l’UNEDI e la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia – Patriarcato Ecumenico su: Riprendere le sfide di Edimburgo. 1910-2010. L’eredità e le prospettive raccolte da un secolo di ecumenismo. Pubblichiamo […]
AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE:Mercoledì 24 novembre 2010, alle ore 11Associazione Stampa Estera in Via dellUmiltà 83/C a Roma:si è svolta la PRESENTAZIONE del «Rapporto 2010 sulla libertà religiosa nel mondo». “Sono ancora gravi le violazioni e i soprusi registrati quotidianamente in moltissimi Paesi del mondo.” —————————————————————————————————————————–DIPARTIMENTO DI STATO AMERICANO:Rapporto annuale del dipartimento di Stato americano
Con queste parole papa Benedetto XVI ha definito lo stato dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana in uno dei suoi discorsi durante il viaggio apostolico in Scozia e in Inghilterra; nell’esprimere la profonda gioia per lo stato dei rapporti tra cattolici e anglicani, a cinquant’anni dal primo incontro ufficiale tra Giovanni XXIII e l’arcivescovo di Canterbury Geoffrey Fisher, dopo secoli di silenzi e contrapposizioni, papa Benedetto XVI non ha taciuto le difficoltà che segnano il dialogo ecumenico, soprattutto alla luce di una serie di decisioni prese dalla Chiesa episcopaliana e dalla Chiesa d’Inghilterra.