UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 4/3-4

«Il dialogo ecumemico è come un volo d’aereo»: con questa immagine il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, ha iniziato il suo intervento nel convegno internazionale I primi cinquant’anni del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (1960-2010), che si è tenuto a Venezia, il 31 marzo, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino.
14 Giugno 2011
Un volo d’aereo
«Il dialogo ecumemico è come un volo d’aereo»: con questa immagine il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, ha iniziato il suo intervento nel convegno internazionale I primi cinquant’anni del Pontificio Consiglio  per la promozione dell’unità dei cristiani (1960-2010), che si è tenuto a Venezia, il 31 marzo, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino. Nella sua lunga, ricca e articolata relazione il cardinale Koch ha tracciato un quadro suggestivo dello stato del dialogo ecumenico alla luce delle sue lunghe radici, ponendo l’accento sulla celebrazione del concilio Vaticano II e sulle questioni ancora aperte che  la Chiesa Cattolica è decisa a affrontare per proseguire la riflessione teologica con gli altri cristiani in modo da procedere nella costruzione dell’unità visibile della Chiesa; il cardinale ha ricordato l’importanza di affidarsi alla preghiera, non solo nei momenti ecumenicamente più forti dell’anno, poiché proprio con la preghiera si possono aprire delle strade che aiutano a comprendere «la rotta del volo d’aereo» anche quando, come capita proprio durante un viaggio in aereo, guardando fuori dal finestrino sembra di essere fermi mentre stiamo invece viaggiando verso la piena unità visibile della Chiesa. Il convegno è stato seguito dall’inaugurazione dei locali del convento francescano di San Francesco della Vigna dove sono ospitati l’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino e il Centro per l’Ecumenismo in Italia. L’inagurazione è stata preceduta dalla relazione del professor Roberto Giraldo, ofm, preside dell’Istituto, che fa parte della Pontificia Università Antonianum di Roma; nella relazione il preside si è soffermato sullo sviluppo della vita accademica dell’Istituto, dove è possibile conseguire la Licenza in teologia ecumenica,  il Master in dialogo interreligioso e il Master in teologia ecumenica, chiedendo un sostegno al progetto formativo dell’Istituto per il quale la conoscenza della dimensione storico-teologica del dialogo ecumenico è fondamentale per la testimonianza dei cristiani in una società, chiamata a confrontarsi con una dimensione sempre più multireligiosa e multiculturale.
 Il convegno dell’Istituto di Studi Ecumenici viene a arrichire un panorama particolarmente vivace di iniziative  che si propongono la promozione della conoscenza dello stato del dialogo ecumenico e la creazione di sempre più occasioni di azioni condivise da parte dei cristiani; fin dal suo primo numero, nel dicembre 2008, Veritas in caritate cerca di dare notizia di queste iniziative che testimoniano la vivacità del dialogo ecumenico in Italia.  Nella sezione Agenda si possono così leggere quanti incontri animano questi mesi, con la ripresa di alcune iniziative, come la lettura ecumenica della Scrittura a Milano, e altre nuove, come la Via crucis ecumenica a Cefalù; nel mese di aprile si è celebrato anche il tradizionale incontro di primavera del SAE, che quest’anno ha fatto tappa a Bergamo, affrontando il tema L’altro, l’incontro, la relazione. La sezione Per una rassegna stampa sull’ecumenismo contiene cronache e interviste che aiutano a comprendere la complessità della stagione del dialogo ecumenico non solo in Italia.
 La sezione Documentazione Ecumenica è stata interamente dedicata al messaggio per i dieci anni della Charta Oecumenica, firmato da mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana, dal pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, e da Gennadios Zervos, arcivescovo-metropolita ortodosso dell’Italia e Malta. Con questo messaggio si è voluto sottolineare, ancora una volta, l’importanza della Charta Oecumenica per il diaogo ecumenico in Europa, soprattutto per il continuo richiamo alla Scrittura quale fonte privilegiata nella testimonianza quotidiana della fede in prospettiva ecumenica. A distanza di dieci anni dalla sua firma, a Strasburgo, la Charta Oecumenica, che è stata tradotta in varie lingue e diffusa in molti modi, appare ancora attuale soprattutto nelle sue finalità tanto che nel messaggio si rivolge un invito a tutti i cristiani in Italia per tornare «a meditare questo importante documento», che attende ancora una piena ricezione, come è stato sottolineato nei tanti commenti e incontri che stanno accompagnando la celebrazione di questo anniversario.
 Infine nella sezione Memoria Storica è stata pubblicata una meditazione di don Carlo Buzzetti, salesiano, a lungo professore della Pontificia Università Salesiana, per anni impegnato nell’opera della traduzione interconfessionale delle Sacre Scritture, della quale era diventato un apprezzato coordinatore di progetti e di iniziative con le quali creare e/o favorire un clima ecumenico alimentato proprio dalla riscoperta di una comune lettura della Parola di Dio. Con la pubblicazione di questa meditazione su un passo dell’Apocalisse, si è voluto rendere omaggio a don Carlo Buzzetti, a poche settimane dalla sua prematura scomparsa, con la speranza che possano proseguire le ricerche sulla sua figura e, più in generale, sulla Società Biblica in Italia, soprattutto negli ultimi cinquant’anni. Sull’opera delle Società Bibliche si può leggere anche un’intervista a Valdo Bertalot, segretario generale della Società Biblica in Italia, nella sezione Per una rassegna stampa sull’ecumenismo.
 Per una serie di problemi di varia origine e di vario livello, ci si è visti costretti a pubblicare insieme due numeri della rivista elettronica mensile Veritas in caritate; ce ne scusiamo con tutti coloro che in questi anni non solo hanno seguito Veritas in caritate nella sua opera di favorire l’informazione del dialogo ecumenico in Italia, ma hanno anche contribuito alla sua redazione con la condivisione di quanto viene fatto nella quotidianità delle comunità locali per la promozione dell’unità della Chiesa. Il prossimo numero verrà chiuso alla fine di maggio e inviato nei giorni seguenti.
Riccardo Burigana
Venezia, 27 aprile  2011
 

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