UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 12/4 (2019)

«Il dialogo è la via per conoscerci meglio e per collaborare a creare un clima non solo di tolleranza, ma anche di rispetto tra le religioni..
29 Maggio 2019

La via per conoscerci
«Il dialogo è la via per conoscerci meglio e per collaborare a creare un clima non solo di tolleranza, ma anche di rispetto tra le religioni. La nostra forza è quella mite dell’incontro, non dell’estremismo che oggi affiora da varie parti e che conduce solo allo scontro. Mai si sbaglia nel cercare il dialogo»: queste parole si possono leggere nel messaggio, scritto, che papa Francesco ha pensato per i partecipanti al XXIV incontro della, che si è svolto in Italia, grazie alla collaborazione e al sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, che, attraverso l’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, presieduta dal settembre scorso da don Giuliano Savina, ha voluto ricordare, ancora una volta, con un gesto concreto, quanto significativo per la missione della Chiesa la promozione del dialogo ebraico-cristiano in una prospettiva, che, non sia semplicemente di reciproca conoscenza, senza dimenticare quanto importante sia questa dimensione.
Le parole di papa Francesco si possono leggere nella sezione Documentazione Ecumenica, dove sono stati riprodotti interventi di papa Francesco a favore del dialogo, che nasce dall’accoglienza dell’altro; tra questi vanno ricordati quelli in occasione del viaggio in Bulgaria e Macedonia (5-7 maggio), che ha costituito una tappa particolarmente significativa nella costruzione di un cammino ecumenico che cerchi, non semplicemente nel rispetto, ma soprattutto nella valorizzazione, delle identità delle singole tradizioni, di includere i cristiani e cristiane, anche quelli che sembrano più preoccupati di questa stagione particolarmente feconda, grazie al contributo di tanti, a vario livello, dell’ecumenismo. Del viaggio in Bulgaria viene anche ri-pubblicato, in una traduzione italiana proposta da «L’Osservatore Romano», il discorso de Patriarca Neofit in occasione dell’incontro di papa Francesco al Sinodo della Chiesa Bulgara, mentre nella Per una rassegna stampa dell’ecumenismo si può leggere un articolo di Andrea Tornielli, pubblicato sempre «L’Osservatore Romano», sui «tre ecumenismi», proposti da papa Francesco in questo viaggio, mettendo in evidenza come questa prospettiva sia profondamente radicata nelle parole e nei gesti di papa Francesco, pienamente coinvolto nella promozione del cammino ecumenico per costruire una sempre più piena e visibile comunione tra i cristiani per rendere realmente efficace missione della Chiesa nel mondo. Si tratta di riprendere, approfondendola, la dimensione del dialogo, così chiaramente tracciata da Paolo VI nell’enciclica Ecclesiam suam che è contemporaneamente radice e frutto del Vaticano II, collocando una riflessione sulla centralità del dialogo nella vita della Chiesa in un orizzonte ecclesiologico, che nasce, ma non dipende, dalla lettura dei segni dei tempi.
In questo direzione si deve leggere anche il dialogo tra la Chiesa Cattolica e il mondo islamico che, con tante pagine sparse nella storia, molte delle quali ancora troppe poco note, ha avuto un’ulteriore accelerazione, dopo quanto è stato fatto alla luce del concilio Vaticano II e della sua prima recezione, con la firma a Abu Dhabi del documento Sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune tra papa Francesco e Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb; da questo punto di vista un segno concreto è costituito dal documento Cristiani e musulmani: promuovere la fratellanza umana che, secondo una ormai consolidata tradizione, è stato preparato dal Pontificio Consiglio Religioso in occasione del Ramadan che quest’anno è iniziato il 5 maggio. Nella sezione, dedicata al dialogo islamo-cristiano, dallo scorso numero, proprio per contribuire alla conoscenza di quanto viene fatto in Italia per la promozione di questo dialogo, spesso con la preoccupazione di favorire una migliore conoscenza dell’universo islamico e dei passi compiuti dalle Chiese, talvolta anche in una dimensione ecumenica, per il dialogo, viene pubblicata, accanto a nota di Andrea Bonesso, co-editore di questa sezione, anche un articolo su messaggio preparato dal vescovo di Savona-Noli, mons. Calogero Marino, proprio per l’inizio del Ramadan. Non è stata un’iniziativa isolata nella Chiesa italiana, dove non sono mancate dichiarazioni episcopali, iniziative caritative e progetti di condivisione, proprio in occasione del Ramadan; di questo dialogare, che coinvolte tante comunità locali, se ne darà conto nel prossimo numero di «Veritas in caritate» sempre nella misura in cui sarà possibile ricevere notizie. Fin da ora però, sempre nel rispetto di una delle regole, che, dal primo numero, si è data «Veritas in caritate», cioè del non cadere nelle provocazioni e del non alimentare polemiche, pare importante dire che liquidare, citando qualcosa qua e là, questo dialogare in una pericolosa forma di «relativismo, nascondendosi dietro parole di papa Ratzinger, anche quando era prefetto della Congregazione della fede, sembra di vedere quei bambini che, giocando a nascondino, si coprono gli occhi nella convinzione di non essere visti da nessuno, solo per il fatto che non vedono nessuno.
Nelle Memorie Storiche si può leggere un testo di mons. Carlo Ghidelli, di tanti anni fa, pubblicato nella «Lettera di collegamento» dell’allora Commissione per l’ecumenismo della CEI, con una riflessione sul valore ecumenico della Pentecoste, da scoprire e da vivere ogni giorno; si tratta di un contributo che si vuole dare per ripensare la Pentecoste in termini ecumenici non solo perché in molti paesi dell’emisfero australe, la Pentecoste è il tempo nel quale viene celebrata la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ma anche perché, soprattutto in questi ultimi anni, proprio a partire dalla Pentecoste si è venuto rafforzando un dialogo tra la Chiesa Cattolica e comunità del mondo pentecostale anche alla luce delle sollecitazioni di papa Francesco in questa direzione per un annuncio della Parola di Dio sempre più condivisa.
Riccardo Burigana

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