Loading

“…come un fiume…”.

Cura del Creato e sinodalità

Fiumi e torrenti sono apparsi minacciosi e latori di distruzione per una vasta parte d’Italia in questo 2023. E tuttavia l’immagine del fiume mantiene anche l’efficacia potente di un simbolo di vita che scorre e si diffonde.

Ad esso guardava nel 2020 papa Francesco nell’Esortazione Apostolica post-sinodale Querida Amazonia:

“In Amazzonia l’acqua è la regina, i fiumi e i ruscelli sono come vene, e ogni forma di vita origina da essa” (n.43).

E già nel 2001 i vescovi del bacino del fiume Columbia ne cantavano la bellezza, sottolineando che esso “costituisce uno dei luoghi più belli della terra di Dio. Le sue montagne e vallate, le sue foreste e praterie, i suoi corsi d'acqua e le sue pianure riflettono la presenza del loro Creatore”.

Attorno ai fiumi vivono comunità biotiche di cui gli esseri umani sono una componente preziosa: anche in Italia tanti bacini fluviali narrano di una vita condivisa tra specie diverse, in una rete fragile e preziosa in cui “tutto è connesso” (Laudato Si’ n.138).

Per questo il riferimento al fiume è anche una buona immagine per una chiesa che cammina sinodalmente, in una rete di legami di comunione che apre alla corresponsabilità per la missione.

Componenti essenziali della missione sono però anche le parole e le pratiche di pace e di giustizia, con cui le chiese contribuiscono a quel servizio alla creazione che compete all’intera famiglia umana. Quando agisce e parla in tal modo, dunque, la chiesa vive come affluente generoso di un fiume che ha le dimensioni dell’umanità tutta.

Credits:

Creato con immagini di Lab_Photo - "Hokitika Gorge, New Zealand" • nathsegato - "Canoeing through the flooded Amazon Jungle"Messaggio per il tempo del Creato