UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Verso il Convegno UNEDI 2025 | Testimonianze: video e libretto

Un quadro con una porta aperta sul mare che il pittore sta completando. A sinistra, alcune immagini dalle videotestimonanze e la copertina del libretto con i testi delle videotestimonianze.
Questa pagina presenta le testimonianze che ci hanno accompagnato al convegno di Catania del 13-15 novembre.
11 Novembre 2025

Questa pagina raccoglie alcuni materiali utili che ci hanno accompagnato verso il Convegno nazionale dell’Ufficio nazionale CEI per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso "La via del dialogo, temi, questioni, prospettive", che si è svolto a Catania dal 13 al 15 novembre 2025.

Si tratta di una serie di video di presentazione (i cui testi compongono un libretto), che ci hanno aiutato a conoscere le esperienze nei territori, a entrare nello spirito del convegno e a prepararci in modo più consapevole e condiviso.

17. La testimonianza dell'Agesci per il Convegno UNEDI 2025: crescere nel dialogo, camminando insieme

Mercoledì 12 novembre 2025

Marco Gabriele e Davide Dellai, membri del Comitato nazionale

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Per gli scout dell’AGESCI, il dialogo non è un tema da studiare ma un’esperienza da vivere. «Nel nostro cammino – spiega Marco Gabriele, delegato del Comitato nazionale di AGESCI – ci troviamo ogni giorno accanto a realtà cristiane e non solo. Condividiamo il servizio e l’impegno educativo con parrocchie, associazioni, movimenti, ma anche con comunità di altre religioni e culture presenti nei quartieri e nelle scuole».

Lo scautismo cattolico, sottolinea Gabriele, «ha nel suo DNA il dialogo: educa fin dall’inizio a vedere l’altro come un dono e a costruire fraternità nei fatti». In un tempo in cui la paura dell’altro sembra prevalere, l’accoglienza diventa per l’AGESCI «una vera pista di pace» e la risposta concreta alla domanda che tanti giovani portano nel cuore: “E io cosa posso fare?”.

Davide Dellai, altro delegato del Comitato nazionale, racconta il percorso di preparazione al Convegno UNEDI 2025: «Abbiamo scelto di viverlo come un cammino comunitario e riflessivo, partendo dallo studio dei documenti preparatori. Li abbiamo riletti alla luce della nostra esperienza educativa, guidati dall’assistente ecclesiastico generale, don Andrea Turchini».

Il confronto si è allargato a presidenti, quadri nazionali e capi di tutta Italia, raccogliendo esperienze e sensibilità. «Il risultato – spiega Dellai – è stato un contributo che non vuole essere solo un documento, ma un segno di comunione, di pensiero condiviso, nato nella preghiera e nel discernimento».

Guardando al futuro, l’AGESCI desidera portare a Catania due contributi specifici: uno formativo, per far crescere nei giovani e nei capi una sensibilità dialogica matura; e uno relazionale, per tessere alleanze stabili con diocesi, Caritas e comunità di altre religioni.

«Ogni gruppo scout – conclude Gabriele – può diventare un piccolo laboratorio di corresponsabilità e apertura. Non vogliamo portare ricette, ma esperienze che mostrino una Chiesa capace di dialogare davvero nel quotidiano, con la vita e con il mondo».

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16. La testimonianza di Comunione e Liberazione: il dialogo come amicizia che costruisce

Lunedì 10 novembre 2025

Giorgio Paolucci, referente nazionale di Comunione e Liberazione per il dialogo

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Il cammino di Comunione e Liberazione sul piano ecumenico e interreligioso nasce da una convinzione radicata nel pensiero di don Luigi Giussani: «Si può conoscere realmente se stessi solo in un rapporto con l’altro». Da qui l’idea che il dialogo non sia una strategia di convivenza, ma un’espressione della ricerca della verità.

«L’ecumenismo – ricorda Giorgio Paolucci, referente nazionale per il dialogo – non è una tolleranza generica che lascia estraneo l’altro, ma un amore alla verità, presente anche solo per un frammento in chiunque».

Numerose sono le opere nate dall’esperienza di CL dove il dialogo si concretizza: il Meeting per l’amicizia tra i popoli, la Fondazione Russia Cristiana, la rete educativa Porto Franco, con oltre 60 centri frequentati da studenti di cultura arabo-musulmana, l’Associazione Italiana dei Centri Culturali (185 in tutta Italia) e i Banchi di Solidarietà.

Al Meeting 2025, che ha registrato oltre 800 mila presenze, due eventi hanno testimoniato la forza del dialogo: la mostra dedicata ai 19 religiosi cristiani uccisi in Algeria durante il Decennio nero, alla presenza dell’arcivescovo di Algeri, e quella sui 1700 anni del Concilio di Nicea, con interventi del cardinale Kurt Koch e del patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli.

Il contributo che Comunione e Liberazione porterà al Convegno UNEDI di Catania è un contributo “di metodo”. «Le nostre esperienze – afferma Paolucci – non nascono da progetti studiati a tavolino, ma da una trama di amicizie. È il metodo dell’incontro personale che genera rapporti duraturi e costruisce pezzi di strada comune».

Alla base di tutto, il radicamento in una fede consapevole: «Solo un’identità forte – conclude – permette di comunicare il cristianesimo in un mondo pluralista, con linguaggi nuovi e forme di presenza che rivelino la bellezza della fede».

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15. La testimonianza del Movimento dei Focolari: il dialogo della vita quotidiana

Venerdì 7 novembre 2025

Massimo Pomarè, referente nazionale del Movimento dei Focolari per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso

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Per il Movimento dei Focolari, il dialogo non è un progetto, ma uno stile di vita. «Le religioni con cui ci confrontiamo più spesso – spiega Massimo Pomarè, referente nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso – sono l’islam, l’ebraismo, il buddhismo, l’induismo, i Bahá’í e i Sikh. Ma più che con singole comunità, ci incontriamo spesso in gruppi interreligiosi, dove l’amicizia diventa il terreno comune».

In molte città italiane, i Focolari promuovono un “dialogo della vita”: non tanto grandi eventi o conferenze, ma relazioni che nascono nel quotidiano. «È nei rapporti personali – sottolinea Pomarè – che si genera la fiducia, la stima reciproca, la fraternità. Talvolta emergono delusioni, perché il cammino è lungo e le tensioni del mondo possono scoraggiare, ma la sfida è proprio questa: non smettere mai di credere nel dialogo».

Il Movimento partecipa anche a convegni e incontri pubblici, ma dà valore soprattutto alle esperienze locali, dove persone di fedi diverse lavorano, pregano o condividono impegni sociali insieme. «Il nostro contributo – spiega – è di tipo esperienziale più che teologico. Siamo convinti che la pace e la fraternità nascano dall’incontro concreto tra le persone, dal dialogo vissuto nei territori».

Il Movimento dei Focolari collabora stabilmente con gli incaricati regionali e diocesani per l’ecumenismo, in un rapporto di ascolto e corresponsabilità. «Molti dei nostri membri – aggiunge Pomarè – sono anche incaricati diocesani. Per questo il legame con le Chiese locali è profondo e naturale».

Guardando al Convegno UNEDI 2025 di Catania, Pomarè indica la strada: «Come movimenti e associazioni laicali possiamo offrire un contributo di vita: esperienze vissute nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie. È lì che il dialogo interreligioso diventa reale, concreto, arricchente per tutti».

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14. Azione Cattolica Italiana: una comunità che accoglie

Mercoledì 5 novembre 2025

Lucio Turra, referente nazionale dell'ACI per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso

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13. Rinnovamento nello Spirito Santo: dal carisma alla comunione

Lunedì 3 novembre 2025

Filippo D’Alessandro, referente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo per l’ecumenismo e il dialogo

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12. ACLI: costruire ponti tra lavoro, fede e dialogo

Venerdì 31 ottobre 2025

Pierangelo Milesi, referente nazionale ACLI per l'Ecumenismo e il Dialogo interreligioso

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11. Saluzzo: un dialogo che nasce dalle relazioni

Mercoledì 29 ottobre 2025

Paola Maggi, incaricata diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso

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10. Fano: un dialogo che unisce mare e monti

Lunedì 27 ottobre 2025

Don Gabriele Micci, delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola

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9. Pinerolo: un territorio dove il dialogo è tradizione viva

Venerdì 24 ottobre 2025

Carla Signori, incaricata per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Diocesi di Pinerolo

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8. Lamezia Terme: il tempo della semina nel dialogo tra le fedi

Mercoledì 22 ottobre 2025

Don Antonio Stranges, direttore UNEDI della Diocesi di Lamezia Terme

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7. Biella: un piccolo laboratorio di dialogo e di fraternità

Lunedì 20 ottobre 2025

Fra Guido Dotti, monaco di Bose e incaricato per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Diocesi di Biella

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6. Albano: un territorio di frontiera per un dialogo che costruisce comunità

Venerdì 17 ottobre 2025

Massimo De Magistris, responsabile per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Diocesi di Albano

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5. Nardò-Gallipoli: un Ecumenismo della vita

Mercoledì 15 ottobre 2025

Don Mattia Miggiano, delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Diocesi di Nardò-Gallipoli

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4. Bologna: «Un dialogo che si fa arte e amicizia»

Lunedì 13 ottobre 2025

Don Andrés Bergamini, delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo dell’Arcidiocesi di Bologna

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3. Siracusa: «Lacrime che uniscono»

Giovedì 9 ottobre 2025

Don Santo Fortunato, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Siracusa

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2. Vicenza: «Terra di dialogo»

Giovedì 2 ottobre 2025

Don Gianluca Padovan, delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo della Diocesi di Vicenza

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1. Genova: «Differenze che diventano incontro»

Giovedì 25 settembre 2025

Don Gabriele Bernagozzi, coordinatore dell’Ufficio e Presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso dell’arcidiocesi di Genova