È stato presentato mercoledì 5 novembre a Roma, presso Palazzo Borromeo, il volume “Schede per conoscere l’Ebraismo". L’evento è organizzato dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, in collaborazione con la CEI e l’UCEI, nel 60° anniversario della Dichiarazione “Nostra Aetate”.
Attraverso un dialogo aperto, nel rispetto delle differenze e nella approfondita conoscenza delle tradizioni, CEI – Conferenza Episcopale Italiana e UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane hanno messo a punto congiuntamente delle schede per una corretta conoscenza e trasmissione dell’Ebraismo, disponibili anche online in italiano, inglese e a breve in rumeno.
Le Schede sono il frutto di anni di lavoro comune e sono nate dall’esigenza di assicurare alla scuola italiana testi di qualità, promuovendo la conoscenza come vero antidoto a ogni forma di antisemitismo. Oggi il lavoro congiunto di CEI e UCEI continua, l’ambito di impiego delle Schede è più ampio di quello scolastico e il metodo individuato rappresenta una buona prassi, replicabile anche in altri contesti.
Il cardinale Matteo Zuppi, durante la presentazione, ha così sintetizzato il senso delle schede: «L’intenzione della Chiesa non è solo volta a un corretto rapporto col popolo ebraico ma al rispetto che porta il peso di duemila anni di storia di sofferenza e anche di falsificazione».
Oltre a Zuppi, all’incontro hanno preso parte l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto; Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo; Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI); il rabbino Alfonso Arbib, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana (in videocollegamento); Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma; Livia Ottolenghi, assessora all’educazione e ai giovani UCEI; don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio CEI per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso; il rabbino Ariel Di Porto, membro del Consiglio dell’Assemblea rabbinica italiana e della Consulta rabbinica Ucei; Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e del Servizio per l’insegnamento della religione cattolica.
Sull’ebraismo, ha notato Zuppi, esistono ancora falsificazioni, che, ha esortato il cardinale, fanno capire come sia necessario «non abbassare minimamente la guardia sull’antisemitismo che si nutre di ignoranza e pregiudizio». L’obiettivo, ha proseguito Zuppi, è «la sconfitta di qualunque pretesa di fondamenti falsificati che tanto hanno favorito forme dirette o indirette di antisemitismo». «Le schede rappresentano uno snodo strategico che dice della direzione giusta intrapresa e da seguire», ha evidenziato don Giuliano Savina.
Nel suo intervento mons. Derio Olivero ha parlato anche di identità. «La frequentazione di queste schede – ha detto Olivero – può aiutare gli studenti ad allargare gli orizzonti, a fare un pezzo di strada guardando altri orizzonti. Per giungere a un arricchimento della propria identità, nel pieno rispetto dell’identità altrui». E ha concluso con l'augurio che «lo stile usato nella compilazione di queste schede contagi le scuole italiane, anzi contagi i credenti di tutte le religioni... la nostra società, aiutando le persone a uscire dal fragile opinionismo per intraprendere il cammino ripido della ricerca della verità».
PICCOLA RASSEGNA STAMPA
Rivedi la presentazione integrale:
Rivedi i singoli interventi in ordine di scaletta:

Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo

Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI)

don Giuliano Savina e Livia Ottolenghi, rispettivamente direttore dell’Ufficio CEI per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e assessora all’educazione e ai giovani UCEI


Card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI

Alfonso Arbib, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma