Nel contesto di PERCORSI: FORMARE I FORMATORI: il 10 marzo 2025 alle 20:45 è proposto a tutti i Delegati diocesani e ai Referenti nazionale delle realtà di impegno ecclesiale.
Nel 2025 non ricorre solo il 1700° anniversario del Concilio di Nicea (325), ma anche Grande Munus (1880), Slavorum Apostoli (1985) e Orientale lumen (1995). Questi documenti hanno segnato la formazione in seno alla Chiesa cattolica e le relazioni della Chiesa cattolica con le Chiese ortodosse. La delicata/drammatica situazione geopolitica europea nel contesto dello scenario medio-orientale e globale, e le ricadute non solo sulle relazioni con le Chiese ortodosse presenti in Italia, ma anche sulla cura per i cristiani cattolici che nel vissuto quotidiano incontrano sorelle e fratelli di tradizione ortodossa, pone l'accento sul fatto che le parole sono importanti e non sono neutre. Esistono parole che feriscono e chiudono ogni possibilità e parole che che aprono a nuove possibilità. L'anniversario anche di questi documenti (ri)consegna parole che hanno la forza e il coraggio di avviare processi proprio lì dove la fragilità e la debolezza possono trasformarsi in opportunità per costruire relazioni. La cura che il Delegato diocesano per l'ecumenismo e il Dialogo interreligioso ha per un lavoro sinergico con gli Uffici diocesani si dà anche con il ricordare parole che il magistero cattolico ha già scritto e rinfrescare un vocabolario per un linguaggio che si fa vangelo, cioè capace di toccare i cuori, illuminare le menti e spronare la volontà.
Interverranno:
PROF. ENRICO MORINI, La missione di Cirillo e Metodio nel contesto storico ed ecclesiastico dell’Europa del IX secolo;
PROF. FRANCESCO BRASCHI, L’affacciarsi di Cirillo e Metodio alla coscienza cattolica;
PROF. NATALINO VALENTINI, Costruire insieme la comunione. La lezione di Cirillo e Metodio;
PROF. ADALBERTO PIOVANO, “Le nostre divisioni non raggiungono il cielo”: la via della santità;
PROF. RAFFAELE OGLIARI, Il monachesimo ostacolo e opportunità per l’Unità tra le chiese;
PROF. MARIA CHIARA DOMMARCO, “Portatori viventi di questa tradizione”: da Velehrad all’Europa di oggi.
Si ricorda che l'iscrizione è obbligatoria
Locandina
