Si è svolta sabato 24 giugno a Torino la quarta edizione dell'incontro nazionale islamo-cattolico sul tema programmato della Libertà religiosa promosso dall’UNEDI Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI al quale hanno partecipato i rappresentanti delle quattro associazioni islamiche presenti in Italia: CII (Confederazione Islamica Italiana), COREIS (Comunità religiosa Islamica Italiana), UCOII (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia), PSM (Partecipazione e spiritualità Musulmana) e l’Istituto Tevere.
Importante anche la presenza dei rappresentanti regionali delle comunità islamiche e della chiesa cattolica per il dialogo islamo-cattolico, tra i quali anche alcune e alcuni incaricati regionali per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Luogo di accoglienza significativo quello del SERMIG che ha rimarcato il connubio libertà e pace come polarità dalla quale non è possibile prescindere. Una giornata intensa che si è caratterizzata sin da subito dall’idea che il dialogo ha bisogno dell’incontro faccia a faccia, della conoscenza reciproca: e in tal senso è stato ben accolta la scelta del lavoro in gruppi nei quali i partecipanti a più titoli (a insegnanti di religione, a persone impegnate nelle realtà locali ai rappresentanti più istituzionali ) si sono seduti per condividere le proprie esperienze e riflessioni, e farsi portavoce di una realtà locale che ha bisogno di essere ascoltata per essere compresa nel dialogo.
Le domande di lavoro attorno al testo bussola creato a quattro mani (cattolici-musulmani) si sono articolate da un piano di riflessione su quale sia la reale comprensione e declinazione della libertà religiosa nel contesto italiano, al piano di riflessione sul concetto di fratellanza e le modalità con le quali interpella l’intera società: partire dal piano civile e culturale, per estenderlo poi alla dimensione religiosa e spirituale d'ogni essere umano.
Dopo l’intensa mattinata di confronto e dialogo, nel pomeriggio vi è stato il momento della restituzione nel quale è emerso a più voci la necessità di favorire le occasioni di conoscenza reciproca, vivere in fratellanza l’impegno sociale e stimolare il confronto scientifico teologico: molti contesti urbani sono oramai multietnici e multiculturali dove la logica della maggioranza e minoranza non ha più ragione d’essere, ma nei quali appare chiaro invece il sostegno che le diverse comunità religiose possono darsi nei confronti di una società laicista che tende sempre più a nascondere o emarginare la dimensione religiosa e spirituale dei cittadini.
La chiusura della giornata è stata affidata ai rappresentanti delle diverse comunità presenti che per la prima volta formalmente si sono riuniti tutti insieme attorno a un tavolo di lavoro. Portavoce della sintesi finale il Vescovo di Pinerolo Mons. Derio Olivero, presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, che ha sottolineato la necessità dell’impegno comune per la promozione di una declinazione della libertà religiosa in Italia che si occupi delle molte questioni aperte: dai luoghi di culto, ai cimiteri all’insegnamento della religione nelle scuole.
Segno tangibile di questo impegno comune è stato il momento di preghiera attorno al fuoco al quale sono state affidate le preghiere per la pace e la piantumazione di un albero.
Appuntamento al prossimo anno con il tema violenza e religioni.