Che cosa è chiesto oggi all’ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UDEDI)?
Qual è la sua ragione d’esserci nell’azione ecclesiale?
Quale relazione, interrelazione e transrelazione con gli altri uffici e Commissioni della diocesi?
E quale coinvolgimento diretto per la missione della Chiesa locale?
In un’Italia posta nel cuore del Mediterraneo sempre più pluriconfessionale, plurireligiosa e areligiosa quale aggiornamento è chiesto al servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso?
Qual è il contributo che il servizio di questo ufficio può offrire all’autocomprensione della Chiesa stessa?
Le realtà di impegno ecclesiale attente alle dinamiche ecumeniche ed interreligiose quale contributo posso dare alla chiesa locale a livello culturale, politico, amministrativo, formativo?
Queste ed altre domande animeranno il Convegno nazionale UNEDI perché cose nuove il Signore ha riservato per la sua Chiesa: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose?” (Ap 21,5).
La consapevolezza di essere portatori di nuovi racconti scaturisce dal fatto che il Signore accompagna la Chiesa con i segni inediti dello Spirito: una ‘bella notizia’ per tutti.