UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 14/3 (2021)

15 Marzo 2021

«Guardiamo il cielo. Contemplando dopo millenni lo stesso cielo, appaiono le medesime stelle. Esse illuminano le notti più scure perché brillano insieme. Il cielo ci dona così un messaggio di unità: l’Altissimo sopra di noi ci invita a non separarci mai dal fratello che sta accanto a noi. L’Oltre di Dio ci rimanda all’altro del fratello. Ma se vogliamo custodire la fraternità, non possiamo perdere di vista il Cielo»: queste parole sono state pronunciate da papa Francesco, nella Piana di Ur, il 6 marzo, in uno dei momenti più significativi del suo viaggio in Iraq (5-8 aprile); con questo viaggio papa Francesco ha voluto riaffermare, ancora una volta, l’impegno quotidiano della Chiesa Cattolica per la condanna di ogni forma di violenza, tanto più quando si cerca una giustificazione religiosa, in modo da costruire la pace. Nei giorni in Iraq, così ricchi di gesti di pace e per la pace, papa Francesco ha rilanciato tanti temi che, in questi anni, in particolare nel Documento di Abu Dhabi e nell’encilica Fratelli tutti, hanno illuminato la riflessione della Chiesa Cattolica per il dialogo a partire dalla fratellanza nel confronto delle diverse identità in una dimensione che, come in Iraq, deve guidare il dialogo islamo-cristiano ma non si può circoscrivere a questo dialogo, dal momento che si tratta della missione della Chiesa nel mondo. Il viaggio in Iraq, seguito con preoccupazione proprio per la situazione nella quale continua a vivere il Paese, ha aperto nuove prospettive per il dialogo dei figli di Abramo, anche per la sosta che il papa ha voluto fare nella piana di Ur, realizzando un “sogno” di Giovanni Paolo II che aveva desiederato il suo pellegrinaggio sulle orme di Abramo in vista del Grande Giubileo proprio da Ur. Dalla città di Abramo, sempre con il pensiero rivolto ai cristiani, che da anni vivono in una situazione di precarità, come mai nella loro storia, tanto che la comunità si è drasticamente ridotta nei numeri tra morte e emigrazione, papa Francesco ha chiesto a Dio «la forza necessaria per aiutare quanti hanno dovuto lasciare le loro case e loro terre a rientrare in sicurezza e con dignità, e a iniziare una vita nuova, serena e prospera» in una preghiera dei figli di Abramo. Del viaggio in Iraq vengono riprodotti gli interventi di papa Francesco nella Documentazione Ecumenica, mentre la Preghiera per i figli di Abramo è stata collocata nella pagina, che, da diversi numeri di «Veritas in caritate», è dedicata alla Fratelli tutti proprio per sollineare il profondo legame tra l’enciclica e questo viaggio. Nella Per una Rassegna stampa sull’ecumenismo si possono leggere un articolo di presentazione del viaggio di Renato Burigana, che ricorda, tra l’altro, le opere della Fondazione Giovanni Paolo II a Baghdad per la pace, e un commento di Andrea Tornielli sul significato del viaggio nel pontificato di Bergoglio. Sempre nella Per una Rassegna stampa, oltre a un serie di articoli su incontri e eventi ecumenici internazionali, secondo una tradizione ormai consolidata, viene riprodotta un’intervista al cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, che aiuta a compendere la valenza ecumenica della riflessione e della prassi della dimensione sinodale nella Chiesa Cattolica.
Nell’Agenda ecumenica si possono leggere le notizie di inziative, previste nella quasi totalità in modalità webinar, che mostrano la vitalità del dialogo ecumenico, nonostante i limiti imposti dalle norme per combattere la pandemia; tra i momenti forti del calendario ecumenico c’è la preghiera universale, preparata da un gruppo nazionale di donne, che si celebra il primo venerdì di marzo: quest’anno sono state le donne cristiane di Vanuatu a offrire una riflessione a partire dal passo biblico, Costruire sulla roccia, ma, proprio a causa della pandemia, si è tenuta una celebrazione a livello nazionale, sempre in modalità virtuale, rinviando al prossimo anno, quando la preghiera sarà preparata dalle donne di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, le iniziative locali che negli ultimi anni, anche in Italia, avevano animato questa giornata un appuntamento del cammino ecumenico nella strada di una riscoperta dei carismi femminili per la Chiesa.
Nella Oecumenica nei tempi di pandemia viene proposta la presentazione del cardinale Gualtiero Bassetti, pubblicata anche da «L’Osservatore Romano», al volume di Riccardo Benotti (Covid-19: preti in prima linea, Edizioni San Paolo, 2021) sulle vicende dei sacerdoti che sono stati investiti dalla pandemia, spesso fino alla morte.
Il 28 febbraio 2021 Maria Vingiani avrebbe compiuto cento anni: anche per questo si è deciso di ripubblicare, in Memorie Storiche, una nota di Maria Vingiani, scomparsa il 17 gennaio 2019, dopo una vita interamente dedicata alla causa per la Chiesa Una, a commento del primo Convegno ecumenico nazionale, che si tenne a Perugia nei giorni 10-12 aprile 1999, dedicato al Padre Nostro per riaffermare la centralità della preghiera nel superamento delle divisioni per la costruzione dell’unità piena e visibile della Chiesa. Questa nota fa parte dei 49 testi, editi, che compaiono nella collana «Monumenta Oecumenica Italica» (MOI), uno dei progetti portati avanti dal Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia per favorire una conoscenza del passato e del presente del dialogo ecumenico a partire dalla lettura di testi di uomini e donne delle Chiese cristiane in Italia; allo stato attuale i MOI raccolgono oltre 1500 testi.
Infine si vuole ricordare il prossimo incontro del ciclo Cattolici e ortodossi in cammino verso la piena comunione, promosso dall’Eparchia di Lungro e dal Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia per favorire una sempre migliore conoscenza di una pagina tanto importante, non solo per il cammino ecumenico, della vita della Chiesa, come quella dei rapporti tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse; lunedì 18 marzo, alle ore 18.00, sempre in modalità webinar, don Luca Pertile, docente dell’ISSR Giovanni Paolo I, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Treviso, affronterà il tema della dimensione teologica del dialogo tra Chiesa cattolica e la Chiese ortodosse, ponendo particolare attenzione ai lavori della Commissione mista.
Le ultime parole sono dedicate a mons. Policarpo, che proprio oggi, giovedì 11 marzo, ha iniziato ufficialmente il suo ministero di metropolita d’Italia, con la cerimonia di intronizzazione a Venezia, nella Chiesa di San Giorgio dei Greci: a lui va l’augurio da parte del Comitato di redazione di «Veritas in caritate» di essere punto di riferimento per il cammino ecumenico, proseguendo il suo impegno per l’unità che tanto aveva caratterizzato i suoi primi anni in Italia.
Riccardo Burigana

ALLEGATI