UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 14/2 (2021)

8 Febbraio 2021

Mano tesa
«Fratellanza vuol dire mano tesa; fratellanza vuol dire rispetto. Fratellanza vuol dire ascoltare con il cuore aperto.
Fratellanza vuol dire fermezza nelle proprie convinzioni. Perché non c’è vera fratellanza se si negoziano le proprie
convinzioni»: queste parole sono tratte dal videomessaggio di papa Francesco per la Prima Giornata Internazionale
della Fratellanza Umana, istituita dalle Nazioni Unite, nel giorno della firma del Documento di Abu Dhabi, il 4
febbraio 2019, che ha avuto una recezione che è andata ben oltre il dialogo islamo-cristiano come dimostra anche
questa decisione; infatti, fin dalla sua firma, il Documento di Abu Dhabi ha suscitato interesse, speranza e paure che
hanno ulteriormente animato il dialogo interreligioso, nel quale i cristiani, insieme, sono chiamati a dare un
contributo specifico, senza confonderlo con il dialogo ecumenico, riaffermando la propria identità. Con il
Documento di Abu Dhabi si sono aperte nuove frontiere alla riflessione sul significato del dialogo interreligioso nella
Chiesa Cattolica, tanto più dopo la pubblicazione, lo scorso 4 ottobre, dell’enciclica Fratelli tutti, della quale il passo
dedicato al dialogo ecumenico e la preghiera per il creatore sono riprodotte anche in questo numero di «Veritas in
caritate» nel quale ampio spazio è stato dedicato alle iniziative diocesane per la Settimana di preghiera per l’unità dei
cristiani e per la XXXII Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico.
Nell’Agenda Ecumenica si possono leggere notizie sulle 32 diocesi che hanno organizzato un incontro per il 17
gennaio, confrontandosi con i limiti imposti per contrastare la pandemia; per questo, in alcuni casi, ci sono stati degli
incontri che sono stati condivisi da più diocesi, anche se va detto che questa linea, cioè della condivisione di una
programmazione ecumenica, si era venuta affermando negli ultimi anni non solo per “mettere insieme le forze”
quanto per sottolineare quanto sia importante vivere un cammino nel quale confluiscono esperienze diverse che
trovano nei tempi forti del calendario ecumenico occasioni per incontrarsi in modo formale.
Per quanto riguarda la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sono state 132 le diocesi che hanno celebrato
questo tempo o che hanno deciso, proprio alla luce delle condizioni generali, di rinviare gli incontri invitando le
comunità locali e, in molti casi, le stesse famiglie a trovare dei momenti di preghiera per l’unità secondo le indicazioni
offerte nel Sussidio preparato dalla Comunità monastica di Grandchamps e arricchito, nella versione italiana, dalle
riflessioni di alcuni docenti dell’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia che possono accompagnare i cristiani nel
cammino di preghiera durante tutto l’anno, mese per mese. Dal quadro delle iniziative diocesane della Giornata del
17 gennaio e della Settimana emerge un rinnovato impegno per il cammino ecumenico, in un tempo nel quale ai
cristiani è chiesto di testimoniare e vivere l’unità in forme nuove alla luce dei passi compiuti dalle Chiese, anche in
tempo di pandemia per superare le divisioni, e della situazione di sofferenza e di incertezza causata dalla pandemia.
Sempre per quanto riguarda la Settimana di preghiera nella Documentazione Ecumenica viene pubblicata una lettera
della Federazione Universitaria Cattolica Italiana e della Federazione Giovanile Evangelici Italiani con la quale hanno
voluto riaffermare il loro personale impegno per l’unità dopo aver reso grazie per i tanti passi compiuti che «porta a
guardare avanti con speranza e con una visione allargata, riconoscendo che ancora tanti sono i passi da compiere:
molte sono ancora le motivazioni, i momenti che portano ad una separazione o ad una comunione di forma ma non
di spirito. Va ancora lavorato e sperimentato l’incontro che ponga le basi per il dialogo teologico e di co-operazione
come operai e operaie della vigna del Signore». Nella Documentazione Ecumenica si possono leggere gli interventi di
papa Francesco per la Settimana di preghiera (La catechesi del 20 gennaio e l’omelia per i vespri del 25 gennaio,
omelia per altro letta dal cardinale Kurt Koch data l’assenza del papa) nei quali il papa sottolinea, ancora una volta, la
priorità della preghiera, quotidiana, per la costruzione dell’unità visibile.
Tra i numerosi incontri che sono stati programmati per le prossime settimane si deve segnalare l’edizione annuale
di Interreligious, dedicata a Cura di sé, degli altri, del mondo. Le religioni di fronte alla crisi sociale e ambientale, che presenta solo
momenti di confronti e di approfondimento interreligioso, dal momento che non è possibile avere una rassegna
cinematografica che aveva caratterizzato le altre edizioni.
Infine lunedì 8 febbraio si terrà l’incontro, in modalità webinar, Da Orientalium Ecclesiarum a Unitatis Redintegratio:
andata e ritorno, che verrà introdotto da mons. Donato Oliverio, vescovo dell’Eparchia di Lungro; si tratta del primo
incontro del ciclo, Cattolici e ortodossi in cammino verso la piena comunione, organizzato dall’Eparchia di Lungro e dal
Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia per promuovere una sempre migliore conoscenza dello stato del cammino
ecumenico, soffermandosi, in particolare, sulle relazioni tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa che
costituiscono, in questo momento storico, una delle testimonianze più nitide delle gioie e delle difficoltà che
accompagnano i cristiani che cercano, insieme, di rimuovere lo scandalo della divisione per vivere la comunione.
Riccardo Burigana

Veritas in caritate 14/2 (2021)