UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 13/9 (2020)

«”Fratelli tutti”, scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo..
17 Ottobre 2020

«”Fratelli tutti”, scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di
vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle
barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro “quando fosse lontano da lui,
quanto se fosse accanto a lui”. Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta,
che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del
mondo dove è nata o dove abita»; così si apre l’enciclica Fratelli tutti, firmata da papa Francesco, a Assisi, il 3 ottobre,
e presentata, il giorno dopo, a Roma in una conferenza stampa, nella quale gli interventi hanno messo ben in luce la
ricchezza e la complessità di questa terza encilica di papa Francesco; si tratta di un testo con il quale il pontefice
mette ben in evidenza le sfide che la Chiesa è chiamata a affrontare indicando una strada di dialogo, di accoglienza, di
condivisione, illuminata dall’amore misericordioso di Dio che aiuta tutti gli uomini e le donne a ripensare la propria
vita in un tempo, profondamente segnato da tanti elementi che creano divisioni e contrapposizoni, così forti e diffusi
da far perdere di vista la gioia del messaggio evangelico.
Al di là dei passi dell’encilica, nei quali esplicitamente si parla del cammino ecumenico, centrale appare a
dimensione del dialogo nella vita della Chiesa, con il richiamo che il dialogo lo si costruisce a partire da una preghiera
quotidiana, tanto più quanto questa è celebrata in una forma ecumenica, cioè in grado di coinvolgere tutti i cristiani,
anche se non ancora in piena e visibile comunione, come la stessa encilica indica, proponendo una preghiera
ecumenica. Il dialogo ecumenico è un elemento fondamentale dell’identità cristiana, al quale tutti devono contribuire,
anche nella prospettiva di rafforzare il dialogo tra le religioni alla quale l’encilica dedica uno spazio specifico per
riaffermare peculiarti e finalità di questo dialogo che i cristiani, insieme, devono contribuire a fare crescere in una
dimensione di “fratellanza universale” sulla quale tante altre volte papa Francesco si è soffermato in questi sette anni
di pontificato.
Dell’enciclica, che ha già suscitato reazioni e commenti in tanti, anche al di fuori della Chiesa Cattolica, proprio
per i temi affrontati e per le prospettive delineate, viene offerta, in questo numero di «Veritas in caritate», una prima
sintetica presentazione, scritta da Alex Talarico, diacono dell’Eparchia di Lungro, al secondo anno di dottorato con
specializzazione in ecumenismo presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum di Roma; nei
prossimi numeri «Veritas in caritate» si propone di ospitare riflessioni sulla sua importanza per il cammino
ecumenico, ma, intanto, proprio per il rilievo dell’encilica, fin da questo numero si è deciso di aprire uno spazio
specifico per l’encilica, proponendo un passo sull’unità della Chiesa e la preghiera ecumenica.
Nella Documentazione ecumenica si è deciso di pubblicare insieme al testo di papa Francesco per la giornata
universale di preghiera per il creato, la Lettera apostolica Scripturae Sacrae affectus per il XVI Centenario della morte di
San Girolamo di papa Francesco; si tratta di un tema sul quale il cammino ecumenico si è interrogato a lungo, nella
consapevolezza che proprio l’approccio alle Sacre Scritture costituisse uno degli aspetti sui quali si poteva misurare la
reale e concreta volontà delle Chiese a mettere fine alla lunga stagione di polemiche e silenzi, che erano stati
alimentati proprio con un uso, spesso puramente apologetico, delle Sacre Scritture. Nel corso degli ultimi secoli,
soprattutto grazie all’opera della Società Biblica Britannica e Forestiera si è riscoperta il rapporto tra il testo biblico e
la lingua materna, rapposto che si è venuto arricchendo e sviluppando, con il concilio Vaticano II, soprattutto dopo
la promulgazione della costituzione Dei Verbum sulla rivelazione.
Nell’Agenda Ecumenica, accanto alle notizie di incontri e convegni dei prossimi mesi, anche in questo numero
ampio spazio è stato dato alle iniziative promosse a livello diocesano per la XV Giornata per la custodia del creato, in
senso lato, dal momento che in alcune diocesi si è pensato di vivere questa Giornata, istituita dalla Conferenza
Episcopale Italiana, all’interno del Tempo del creato, che va dal 1° settembre al 4 ottobre, secondo quanto i cristiani
sono venuti riconoscendo negli ultimi anni, testimoniando così una visibile comunione su un aspetto, la salvaguardia
del creato per un ripensamento radicale della società, in modo da rimuovere discriminazioni, che deve molto alla
pubblicazione, cinque anni fa, dell’enciclia Laudato sì di papa Francesco.
Il 4 ottobre, nell’ospedale di Caserta, ha concluso la sua esperienza terrena mons. Giovanni D’Alise, vescovo di
Caserta, che era stato ricoverato il 30 settembre a causa della positività al covid-19: alle sue esequie ha voluto essere
presente anche il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, presidente della Conferenza Episcopale Italiana,
che ha ricordato la figura del vescovo che con la sua vita ha mostrato «il volto del Risorto»; il cardinale ha accennato
anche a tutti i sacerdoti che, colpiti dal covid-19, «se ne sono andati, molti in punta di piedi, senza una carezza o una
parola di conforto».
Infine si vuole condivedere una notizia che riguarda la redazione di «Veritas in caritate»: nei giorni scorsi il
diacono Alex Talarico è stato nominato da mons. Donato Oliverio delegato per l’ecumenismo e il dialogo
interreligioso per l’Eparchia di Lungro; nel formulare i migliori auguri al diacono Talarico per questo servizio al quale
è stato chiamato in un tempo così fecondo per il cammino ecumenico dell’Eparchia di Lungro, dopo i tanti incontri e
gesti per l’unità della Chiesa che hanno caratterizzato il 100° dell’istituzione dell’Eparchia (1919-2019), si vuole
esprimere un grazie al diacono che ha voluto confermare la sua partecipazione alla “costruzione” mensile di «Veritas
in caritate», in particolare con la cura della sezione Leggere con la quale offrire un contributo alla conoscenza di
quanto viene pubblicato, non solo nel campo della teologia ecumenica, per la promozione del dialogo.
Riccardo Burigana

Veritas in Caritate