Al termine della Summer School 2019, frutto dell’accurato lavoro di preparazione di un gruppo misto, cristiano e musulmano, sotto l’egida dell’UNEDI, ecco qui, in diverse forme - articoli: Avvenire, Sir (S.E.il card. Zuppi, don G. Savina, Y. Lafram), Cii, fotografie, il servizio del Tg3, un “corto” - il report dell’esperienza di Monte Sole (in elaborazione).
Un evento riuscito, il cui segreto è stata la collaborazione tra diversi soggetti. Lo stesso ufficio e diverse organizzazioni islamiche – Co.re.is, Ucoii, Cii –, studiose e studiosi delle due fedi, ragazze e ragazzi cristiani e musulmani, ospiti alla Summer School, le formatrici e i formatori della Scuola di pace di Monte Sole, la Piccola Famiglia dell’Annunziata, i luoghi stessi sospesi tra morte e vita. Così come quella geografica di Monte Sole, la cartina della Dichiarazione di Abu Dhabi ha orientato relazioni, discussioni e laboratori. Dopo la presentazione del documento, è seguito un lavoro di conoscenza tra i partecipanti, la visita ai luoghi e l’ascolto di un testimone dell’eccidio. I giovani sono stati stimolati e si sono confrontati con entusiasmo e intelligenza sui temi dell’identità religiosa in rapporto alla fratellanza umana, sui conflitti, sulla giustizia riparativa, sul perdono, anche attraverso gli strumenti del teatro e del documentario. La preghiera, islamica e cristiana, ha scandito le giornate di Monte Sole, sottolineando l’unità della famiglia umana nella diversità religiosa.
Ora questa esperienza e la sua documentazione sono offerte alle diocesi, alle chiese e alle comunità perché si facciano promotrici, nei loro territori, di altrettante summer school per giovani cristiani e musulmani. La CEI e i delegati per l’ecumenismo hanno accolto favorevolmente le prime risonanze sull’evento offerte dall’UNEDI. Sia un buon auspicio per la sua propagazione a livello locale.
a cura di Laura Caffagnini