Mentre lAustria innalza muri sui suoi confini e lEuropa si barrica, il sogno di una convivialità delle differenze, caro a don Tonino Bello, alberga ancora nei cuori di tanti, credenti e non credenti. Nel dossier di aprile, parliamo di islam, nel controverso rapporto tra pace e violenza, tra contraddizioni e inquietudini. Perché
occorre il più possibile entrare dentro le contraddizioni interne allislam, decifrarle e denunciarle; ma anche dentro le contraddizioni del campo cristiano o occidentale (beninteso, entrambi gli aggettivi, tuttaltro che vergini, avrebbero bisogno di mille precisazioni, e vanno usati con le molle), relative alla nostra incapacità di pensare lislam, di riflettere a fondo sullurgenza di un maggiore investimento ecclesiale sulla conoscenza dellislam e sul dialogo cristiano-islamico
, scrive il curatore del dossier in apertura del lavoro editoriale.
E di dialogo parla anche don Cristiano Bettega, direttore dellUfficio CEI Ecumenismo e Dialogo: Chi si chiude muore. Chiuderci in noi stessi ci fa restare piccoli: aprirci allaltro, chiunque egli sia, accoglierlo, ascoltarlo, confrontarsi con lui, solo questo ci fa realmente crescere, come cristiani e come uomini. Il dossier mette le mani in pasta presentando le difficoltà dellessere musulmani oggi in Europa, in Italia, la questione di genere, le chiusure reciproche tra culture diverse, ma anche il bello e il buono che esistono, i sogni dei giovani, le associazioni che operano per il confronto e la crescita comune.
Hanno collaborato: Paolo Naso, don Cristiano Bettega, Sumaya Adbel Qader, Enrico Peyretti, Rifat Aripen.
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