UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n.2/2014

«Il fuoco di tutto l’ecumenismo» «Anch’io ho l’impressione che ci sia un diffondersi di sensibilità ecumenica nella base, nei circuiti delle nostre parrocchie, delle diocesi, delle associazioni e movimenti. E credo che questo fatto tocca uno dei punti sostanziali della vicenda ecumenica che è l’ecumenismo spirituale, il centro propulsore, l’anima, il fuoco di tutto l’ecumenismo perché è preghiera, carità, vicinanza e relazione reciproca»: con queste parole mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interrreligioso della CEI, ha commentato la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che quest’anno ha avuto come passo biblico di riferimento una citazione dalla I Lettera ai Corinzi, che è stata scelta per riaffermare la centralità dell’annuncio di Cristo nella missione della Chiesa.
20 Febbraio 2014
«Il fuoco di tutto l’ecumenismo»
«Anch’io ho l’impressione che ci sia un diffondersi di sensibilità ecumenica nella base, nei circuiti delle nostre parrocchie, delle diocesi, delle associazioni e movimenti. E credo che questo fatto tocca uno dei punti sostanziali della vicenda ecumenica che è l’ecumenismo spirituale, il centro propulsore, l’anima, il fuoco di tutto l’ecumenismo perché è preghiera, carità, vicinanza e relazione reciproca»: con queste parole mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interrreligioso della CEI, ha commentato la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che quest’anno ha avuto come passo biblico di riferimento una citazione dalla I Lettera ai Corinzi, che è stata scelta per riaffermare la centralità dell’annuncio di Cristo nella missione della Chiesa. Nel suo intervento mons. Bianchi ha sottolineato l’importanza della dimensione spirituale del cammino ecumenico che tanti cristiani stanno compiendo anche in Italia; per il vescovo di Pistoia  l’ecumenismo spirituale è «il fuoco di tutto l’ecumenismo», proprio per le prospettive che apre la condivisione delle diverse tradizioni cristiane, che per secoli sono state motivo di divisione mentre invece, oggi, devono guidare i cristiani nella scoperta di cosa già li unisce profondamente e intimamente. La vivacità e la ricchezza di come viene vissuta la Settimana di preghiera e di come viene celebrata la Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico in Italia, si può cogliere dal quadro delle  tante iniziative locali delle quali si può leggere l’elenco in due testi, uno dedicato alla Settimana e l’altro alla Giornata, allegati a questo numero di «Veritas in caritate»: si tratta di un quadro che,  pur nella sua incompletezza, è stato realizzato con il contributo di tutti coloro che hanno voluto condividere quanto si fa nelle comunità locali per il dialogo ecumenico. Nella sezione Per una rassegna stampa sull’ecumenismo si possono leggere  le cronache di alcuni di questi incontri oltre che una prima sintesi di quanto fatto e detto in Italia nel corso della Settimana, sintesi pubblicata su «L’Osservatore Romano». Nella stessa sezione si possono leggere anche una serie di contributi, comparsi su «L’Osservatore Romano» durante la Settimana di preghiera, che fanno il punto dello stato del dialogo ecumenico a livello universale.
 Conclusa la Settimana di preghiera, tra i prossimi incontri, indicati nell’Agenda ecumenica, appaiono particolarmente interessanti le iniziative pensate per fare memoria del Concilio Vaticano II, in particolare del decreto Unitatis redintegratio sui principi cattolici dell’ecumenismo, nell’approssimarsi del 50° anniversario della sua promulgazione, come nel caso del ciclo di incontri promosso dal Gruppo SAE di Milano. In questo orizzonte si collocano anche gli incontri con i quali evocare alcune figure, come quelle di Jules Isaac, che hanno contribuito indirettamente e direttamente alla formulazione dei documenti redatti e discussi nel Concilio Vaticano II e alla loro recezione. A una straordinaria figura della stagione del Vaticano II e della sua recezione è dedicato il testo di Carlo Di Cicco, ripubblicato nella sezione Sul concilio Vaticano II: Di Cicco, vice-direttore de «L’Osservatore Romano», parla qui di un volume di scritti giovanili di mons. Francesco Loris Capovilla (Predicate il Vangelo ad ogni creatura, Bergamo, Corponove, 2014) che è stato presentato a Sotto il Monte Giovanni XXIII, sabato 9 febbraio, in un incontro pensato per ringraziare mons. Capovilla per la sua testimonianza quotidiana a favore dell’aggiornamento conciliare a poche settimane dalla decisione di papa Francesco di creare cardinale mons. Capovilla, che, presente all’incontro di Sotto il Monte, ha voluto regalare, ancora una volta, particolari inediti della stagione del pontificato di Giovanni XXIII, del quale il neo-cardinale è stato attento e appassionato custode nel corso degli anni.
 Sempre riguardo al Vaticano II va segnalato il convegno Dal Vaticano II: in dialogo con le religioni, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia per giovedì 27 marzo; con questo convegno l’Istituto si propone di proseguire la riflessione sui documenti del Vaticano II e sulla loro recezione in prospettiva ecumenica, così come avviene da alcuni anni, da quando l’Istituto ha deciso di dedicare il convegno di marzo a una lettura dei documenti del Vaticano II come fonte privilegiata, in gran parte da scoprire, nel dialogo tra i cristiani per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa.
 Nella sezione Documentazione Ecumenica si possono leggere gli interventi di papa Francesco durante la Settimana preghiera per l’unità: le parole durante l’udienza generale del 22 gennaio, quando il papa ha ricordato a tutti i cristiani lo scandalo della divisione, e l’omelia nella celebrazione dei Vespri, il 25 gennaio, per la conclusione della Settimana, che è stata un’occasione, anche per la presenza di numerosi rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali per rilanciare il comune impegno al superamento delle divisioni per un rinnovato impegno missionario condiviso da tutti i cristiani. Accanto a questi due testi si possono leggere anche il discorso di papa Francesco, il 17 gennaio, alla delegazione ecumenica della Finlandia che, anche quest’anno, ha compiuto un pellegrinaggio a Roma per la festa di Sant’Enrico, e il discorso alla delegazione dell’American Jewish Commitee il 13 febbraio. Con queste parole e con i suoi gesti papa Francesco ha reso ancora più evidente quanto egli consideri prioritario e irrinunciabile l’impegno della Chiesa Cattolica alla costruzione dell’unità visibile della Chiesa Una.
 Infine nella sezione Memorie storiche viene ripubblicato un testo del pastore valdese Renzo Bertalot, che è stato l’anima e il motore, per anni, della Società Biblica in Italia, che ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione del dialogo ecumenico in Italia, che ha scoperto nuove prospettive di testimonianza comune proprio intorno alla traduzione interconfessdionale in lingua corrente della Sacra Scrittura; il testo che viene qui riprodotto, è  l’intervento del pastore Bertalot in una Sessione estiva del SAE. Bertalot pone l’accento sull’importanza di un cammino di conversione spirituale da parte dei cristiani per giungere a una riconciliazione che favorisca la comprensione delle peculiarità delle singole tradizioni cristiane: si tratta di un testo che, riprendendo e sviluppando temi presenti nel movimento ecumenico della prima metà del XX secolo e nei lavori del Vaticano II rimane di grande attualità, indicando una strada con la quale vivere l’unità nelle diversità riconciliate.
Riccardo Burigana