UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n.2/ 2013

«Extra omnes» «Dio guida la sua Chiesa, la sorregge sempre anche e soprattutto nei momenti difficili. Non perdiamo mai questa visione di fede, che è l’unica vera visione del cammino della Chiesa e del mondo.
1 Febbraio 2013
«Extra omnes»
«Dio guida la sua Chiesa, la sorregge sempre anche e soprattutto nei momenti difficili. Non perdiamo mai questa visione di fede, che è l’unica vera visione del cammino della Chiesa e del mondo. Nel nostro cuore, nel cuore di ciascuno di voi, ci sia sempre la gioiosa certezza che il Signore ci è accanto, non ci abbandona, ci è vicino e ci avvolge con il suo amore. Grazie!»: con queste parole papa Benedetto XVI ha concluso il suo discorso ai partecipanti all’udienza del 27 febbraio che è stata un’occasione non solo per un saluto per tutti, in particolare per coloro che avevano voluto essere presenti a questo momento conclusivo del suo pontificato, ma anche per una riflessione sulle priorità della missione della Chiesa alla luce della tradizione bimillenaria la cui lettura integrale ha sempre guidato papa Ratzinger nei suoi quasi otto anni di pontificato. Agli ultimi giorni di Benedetto XVI si è deciso di dedicare uno spazio particolare, anche in questo numero di »Veritas in caritate», che è stato chiuso proprio alla vigilia dell’apertura del conclave; per questo la sezione Per una rassegna stampa sull’ecumenismo si apre con l’editoriale di Giovanni Maria Vian del 1 marzo: il direttore de «L’Osservatore Romano» offre una lettura, particolarmente interessante, degli ultimi giorni di papa Ratzinger come una fonte privilegiata per comprendere il suo pontificato che ha segnato profondamente la Chiesa per una serie di gesti, tra i quali va annoverata la sua decisione di lasciare il soglio pontificio nel momento in cui si è reso conto di non avere le forze fisiche necessarie per continuare a guidare la Chiesa. Sempre per contribuire a una riflessione sulla decisione di Benedetto XVI, nella sezione sul Vaticano II viene ripubblicato il discorso di papa Ratzinger ai parroci e al clero di Roma del 14 febbraio, nel quale il pontefice torna a affrontare la questione della conoscenza e dell’interpretazione del Vaticano II, ponendo ancora una volta la questione dell’importanza della lettura dei documenti del Concilio Vaticano II che rappresentano un tesoro prezioso per la Chiesa nella sua opera di evangelizzazione e di testimonianza della fede.  Nella sezione Per una rassegna stampa viene proposto un primo elenco delle dichiarazioni delle Chiese e comunità ecclesiali e delle organizzazioni ecumeniche alla decisione di Benedetto XVI.
 Anche in questo numero, nella Agenda, si possono leggere i programmi delle iniziative promosse, a livello locale, per la Giornata per l’ebraismo e per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; nelle scorse settimane alcune diocesi hanno fatto pervenire i programmi, arricchendo ulteriormente un panorama che testimonia quanto radicato e diffuso sia il dialogo ecumenico in Italia, dove spesso si incarna in gesti e in parole, legate a esperienze particolari e circoscritte, che non è facile sempre conoscere e condividere. Sempre nell’Agenda si possono leggere dei tanti incontri ecumenici, alcuni dei quali dedicati al concilio Vaticano II, che animano questa stagione dell’ecumenismo in Italia; tra questi i due convegni nazionali: il primo Amarsi e sposarsi nei matrimoni misti: attenzioni pastorali e canoniche si è tenuto a Roma (21-23 febbraio), promosso dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, dall’Ufficio nazionale per i problemi giuridici e dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Conferenza Episcopale Italiana. Domus Mariae, mentre il secondo La fede nel Creatore per abitare la terra si è svolto a Assisi (1-2 marzo), promosso  dall’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, dal Servizio Nazionale per il progetto culturale, dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, in collaborazione con l’Associazione Teologica Italiana e con l’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale. Del primo viene riportato il saluto iniziale di mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Comissione episcopale per l’ecumenismo, che ha voluto sottolineare l’importanza del tema dei matrimoni misti per la Chiesa e per la società, ricordando quanto è stato fatto e viene fatto dalla Chiesa Cattolica per valorizzare le ricchezze che si trovano nelle coppie miste. Nell’ambito dei convegni locali, indicati in Agenda, di particolare rilievo è stato il convegno L’ecumenismo a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, che ha visto la partecipazione di mons. Bruno Forte, del metropolita ortodosso Gennadios Zervos e del pastore Fulvio Ferrario, concluso da un intervento del cardinale Crescenzio Sepe che ha voluto ricordare a tutti la centralità della riflessione ecumenica nel presente e nel futuro della Chiesa. Tra pochi giorni, il 22 marzo, a Venezia, si terrà il convegno La Chiesa del Vaticano II. Riletture dalla Lumen Gentium, da Ecclesiarum Orientalium e da Unitatis Redintegratio, organizzato dall’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia, che vuole così proseguire quel cammino di approfondimento del Vaticano II, a partire da una lettura/rilettura dei documenti conciliari per rendere sempre più evidente la dimensione ecumenica del Vaticano II; il programma di questo convegno si può leggere alla fine di questo numero di «Veritas in caritate».
 Nella sezione Memorie storiche si può leggere il messaggio dei vescovi italiani per il 150° anniversario della promulgazione dello Statuto Albertino con il quale le comunità valdesi ottennero la libertà religiosa; con questo gesto si è voluto ricordare l’importanza di questo passaggio per la storia dell’Italia e rendere omaggio a mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo emerito di Perugia, che firmò questo messaggio.
 Questo numero è stato chiuso alla vigilia dell’apertura del conclave: tra poche ore, nella Cappella Sistina, risuoneranno le parole «extra omnes», con le quali inizierà il tempo delle votazioni dalle quali emergerà il successore di Benedetto XVI: queste parole possano realmente illuminare un tempo nel quale possa proseguire quel riflettere della Chiesa, in capite et in membris, nella luce della gioia e delle speranze del Vaticano II.
Riccardo Burigana
Venezia, 11 marzo 2013
 
 

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