Con un invito a far diventare il dialogo ecumenico un «ecumenismo di popolo» mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, presidente della Commissione per il dialogo ecumenico e interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, ha concluso lampia relazione sullo stato dellecumenismo in Italia, con tanti e puntuali riferimenti alla situazione mondiale, anche alla luce dei passi compiuti dalla Chiesa Cattolica dopo il Vaticano II, con la quale si è aperto il primo corso residenziale di base, promosso dalla Conferenza Episcopale della Toscana (CET), che si è tenuto a LaVerna (19-21 luglio). Con questo corso, come è stato ricordato, più volte da don Mauro Lucchesi, docente di ecumenismo allIstituto teologico interdiocesano Enrico Bartoletti, incaricato per il dialogo ecumenico della CET, si è voluto iniziare un cammino di formazione al dialogo ecumenico, distribuito su tre anni, con il quale offrire conoscenze dello stato del dialogo ecumenico e delle presenze cristiane in Italia, ma anche condividere esperienze ecumeniche che hanno arricchito e arricchiscono la testimonianza cristiana e lannuncio evangelico. Questo incontro di formazione si colloca allinterno di un periodo estivo nel quale non sono mancati, secondo una tradizione che si è venuta consolidando nel corso degli anni, corsi e sessioni sul dialogo ecumenico e sul dialogo interreligioso, nei quali gli aspetti più propriamente conoscitivi sono stati accompagnati sempre da momenti di preghiera e di condivisione che alimentano il cammino ecumenico, soprattutto nelle realtà locali. Tra gli incontri di questo tipo una parola particolare va riservata alla Sessione estiva del SAE che si avvia a celebrare la sua 50a edizione il prossimo anno; il tema della Sessione 2012 è stato Praticate il diritto e la giustizia (Ger. 22.3). Un dialogo ecumenico sulletica sociale, proseguendo così la riflessione sulla dimensione etica del dialogo ecumenico e interreligioso che ha segnato lattività del SAE in questi ultimi anni; nella sezione Per una rassegna stampa viene pubblicato il primo comunicato della Sessione, che si è svolta a Paderno del Grappa, con un ritorno alle «origini del SAE», come è stato sottolineato da più parti, dal momento che la straordinaria e unica esperienza in campo ecumenico di Maria Vingiani, fondatrice e molto altro del SAE, ha preso le mosse proprio in Veneto, a Venezia. Nei giorni immediatamente precedenti cè stata lelezione del nuovo presidente del SAE, chiamato a succedere a Meo Gnocchi; è stata eletta con unampissima maggioranza Marianita Montresor, da tanti anni voce qualificata del SAE, nel gruppo di Verona e a livello nazionale, con alle spalle una formazione ecumenica presso lIstituto di Studi Ecumenici San Bernardino e nel presente una tesi di dottorato presso la Facoltà di Teologia dellAntonianum: a lei rivolgiamo un affettuoso augurio per proseguire e per innovare lopera del SAE. Il verbale dellelezione di Montresor e i comunicati stampa della 49a Sessione si possono leggere nella pagina web del SAE.
Sulle iniziative di formazione e di riflessione in campo ecumenico di queste settimane si può consultare lAgenda ecumenica, oltre che leggere nella sezione Per una rassegna stampa notizie anche su quanto viene fatto in altri paesi in questa direzione; sempre nellAgenda ecumenica riguardo ai prossimi mesi si possono vedere, accanto agli appuntamenti tradizionali di settembre, tra i quali pare opportuno segnalare il convegno di spiritualità ortodossa di Bose, è stato inserito il programma del convegno per i delegati diocesani per lecumenismo, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana. Il convegno si terrà a Napoli nei giorni 19-21 novembre e avrà come tema centrale il rapporto tra nuova evangelizzazione e lecumenismo. Sempre nellAgenda ecumenica sono state inserite le prime notizie sugli incontri locali in occasione della VII Giornata per la Salvaguardia del creato; anche questanno «Veritas in caritate» si propone di dare conto delle iniziative per questa Giornata che è venuta assumendo sempre più un carattere ecumenico, nella preparazione e nella celebrazione, divenendo momento di dialogo anche con le istituzioni politiche e con la società civile.
Il presente numero è stato chiuso il 6 agosto: il giorno nel quale la Chiesa Cattolica fa memoria della scomparsa di Paolo VI; la figura è così strettamente legata alla celebrazione, alla conclusione e alla recezione del concilio Vaticano II. Sul Vaticano II, oltre alla segnalazione di convegni internazionali, seminari e incontri, viene presentata, nella sezione Qualche Lettura, una recensione di suor Cristiana Dobner su un volume che presenta le 23 auditrici laiche al concilio, mentre la sezione sul Vaticano II riproduce unintervista al teologo Marco Vergottini, che è lanima e la mente dell pagina web Viva il concilio (
www.vivailconcilio.it) che è una delle più interessanti iniziative per la conoscenza e per lapprofondimento del Vaticano II. Nella prospettiva di un ulteriore approfondimento del Vaticano II vengono anche riprodotti due testi di papa Benedetto XVI, il primo in occasione della sua visita alla Casa generalizia dei verbiti a Nemi e il secondo per la sua visita pastorale a Frascati.
Per il movimento ecumenico italiano il 6 agosto è anche la data nella quale mons. Pietro Giachetti è tornato alla casa del Padre: mons. Giachetti, per anni vescovo di Pinerolo, è stato uno dei più appassionati e paterni testimomi del dialogo ecumenico che egli ha vissuto in una semplicità evangelica che nasceva da una profonda spiritualità dellaccoglienza dellaltro; nella sezione Memorie Storiche si può leggere, una meditazione biblica di mons. Giachetti, tenuta in una delle Sessione estive del SAE nelle quali si faceva maestro e discepolo di dialogo.