UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 5/4-5 2012

«Un autentico segno di Dio per il nostro tempo» Con queste parole Benedetto XVI ha definito il concilio Vaticano II nel videomessaggio con il quale ha voluto accompagnare l’incontro nazionale della Chiesa di Francia per il 50° dell’apertura del concilio Vaticano II, che si è tenuto a Lourdes nei giorni 23-25 marzo 2012; si tratta di un ulteriore invito da parte del pontefice a riflettere sull’importanza del Vaticano II, a cominciare dai suoi documenti che vanno letti e vissuti scoprendo di giorno in giorno non solo la loro attualità, ma la loro straordinaria vitalità a distanza di oltre 40 anni dalla loro promulgazione.
10 Luglio 2012
«Un autentico segno di Dio per il nostro tempo»
Con queste parole Benedetto XVI ha definito il concilio Vaticano II nel videomessaggio con il quale ha voluto accompagnare l’incontro nazionale della Chiesa di Francia per il 50° dell’apertura del concilio Vaticano II, che si è tenuto a Lourdes nei giorni 23-25 marzo 2012; si tratta di un ulteriore invito da parte del pontefice a riflettere sull’importanza del Vaticano II, a cominciare dai suoi documenti che vanno letti e vissuti scoprendo di giorno in giorno non solo la loro attualità, ma la loro straordinaria vitalità a distanza di oltre 40 anni dalla loro promulgazione. Le parole di Benedetto XVI si sono moltiplicate anche nell’approssimarsi dell’inizio dell’Anno della Fede, previsto per l’11 ottobre prossimo, nel giorno in cui saranno 50 anni dall’apertura del Vaticano II, che è stato indicato come uno dei pilastri della riflessione e della testimonianza dell’Anno della Fede. Nella storia del movimento ecumenico la celebrazione e la recezione del Vaticano II hanno costituito una tappa importante, che va ben oltre la redazione, la discussione e la promulgazione del decreto Unitatis redintegratio sui principi cattolici dell’ecumenismo, dal momento che le parole e i gesti in favore dell’unità della Chiesa segnarono profondamente il concilio. Proprio per il rilievo ecumenico del Vaticano II «Veritas in caritate» ha deciso di aprire una nuova sezione, Sul concilio Vaticano II, nella quale troveranno spazio dei contributi con i quali offrire un contributo alla conoscenza del Vaticano II in un tempo così ricco di iniziative, di vario livello, sul concilio; tra queste pare importante ricordare, ancora una volta, il sito www.vivailconcilio.it che, nonostante i pochi anni di vita,  si è venuto affermando come un punto di riferimento fondamentale per ricevere un costante aggiornamento di quanto viene fatto e pensato per assicurare una dimensione quotidiana al Vaticano II.
 Nella Agenda, dove si possono trovare anche delle indicazioni su incontri dedicati alla conoscenza del Vaticano II, vengono riportate molte delle iniziative che hanno animato il dialogo ecumenico in Italia in questi due ultimi mesi; al tempo spesso sono indicati degli appuntamenti dei prossimi mesi, particolarmente interessanti, poiché mostrano quanto l’ecumenismo in Italia sia alimentato da vecchie e nuove proposte. Infatti il SAE organizza la   XIL Sessione estiva, dedicata a «Praticate il diritto e la giustizia (Ger. 22,3)» che si tiene dal 22 al 28 luglio, a Paderno del Grappa, in una sede diversa da quella degli ultimi anni, per favorire ancora di più la condivisione di  questo momento formativo in campo ecunmenico che ha una lunga tradizione che affonda le proprie radici nel Vaticano II. Più giovane è la tradizione del Meeting Internazionale Ecumenico, organizzato dal Centro Giovanni Paolo II di Loreto, che si propone csoì di proseguire l’esperienza di far incontrare giovani europei di confessioni cristiane diverse in uno spirito di confronto e di condivisione con il quale superare pregiudizi e divisioni. Su un altro livello si colloca una proposta nuova: la Commissione per l’ecumenismo e per il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale della Toscana organizza un corso di formazione ecumenica, a La Verna, per due giorni, nel quale presentare momenti della storia del dialogo ecumenico, questioni aperte nella teologia ecumenica e esperienze di ecumenismo quotidiano dalla realtà toscana; il corso verrà aperto da mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, e sarà guidato da mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano. Sempre nell’Agenda, per i prossimi mesi, si può leggere del XX Convegno Ecumenico Internazionale di Spiritualità, promosso dalla Comunità monastica di Bose in collaborazione con le Chiese ortodosse; il convegno, che si terrà a Bose dal 5 all’ 8 settembre, sarà dedicato a L’uomo custode del creato. In novembre è invece previsto il convegno nazionale per i delegati diocesani per l’ecumenismo, promosso dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo della Conferemza Episcopale Italiana:  il convegno si terrà a Napoli, dal 19 al 21 novembre, per affrontare il tema La nuova evangelizzazione e l’ecumenismo.
 Con uno sguardo al passato merita particolare attenzione l’incontro Insieme per l’Europa, che si è svolto a Bruxelles, il 12 maggio, in collegamento con oltre 150 città d’Europa, alcune delle quali in Italia; l’incontro promosso da oltre duecento tra comunità e associazioni cristiane si è concluso la consegna di un Manifesto, che viene pubblicato nella sezione Documentazione, che invita i cristiani a vivere la speranza dell’unità in Europa.
Questo numero è stato chiuso il 30 maggio in ricordo dell’ordinazione episcopale di mons. Vincenzo Savio, che è avvenuta il 30 maggio 1992 a Livorno. Proprio in ricordo di mons. Savio, del quale si può leggere un ricordo nella sezione Per una rassegna stampa per l’Ecumenismo pubblicato in occasione dell’8° anniversario della sua scomparsa,  viene riprodotta l’omelia tenuta dall’allora patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Scola, in occasione della celebrazione eucaristica per le sue esequie, il 2 aprile 2004 a Belluno.
 Durante la redazione finale di questo numero l’Italia settentrionale ha vissuto la tragedia del terremoto, che ha causato morti e distruzioni, lasciando tanti nella disperazione e nella solitudine. In questi giorni non sono mancati messaggi e gesti di concreta solidarietà materiale e spiritualità, ma siamo solo all’inizio di un percorso. Il comitato di redazione di «Veritas in caritate» vuole unirsi a tutti coloro che hanno pregato per le sofferenze di uomini e donne di quelle terre e hanno cominciato a pensare al domani, che dovrà essere un tempo di recupero, di restauro, di ricostruzione del patrimonio storico-artistico e del mondo del lavoro dell’Emilia.
Riccardo Burigana
Venezia, 30 maggio 2012
 
 

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