UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 3/6 2010

In questo numero ampio spazio è stato dato alla visita di papa Benedetto XVI a Cipro per il suo valore ecumenico, che il papa ha evocato fin dall’annuncio di questo viaggio, che è diventato, proprio alla luce delle parole e degli incontri del pontefice, una tappa particolarmente significativa del cammino ecumenico tra cattolici e ortodossi.
14 Luglio 2010
Testimoniare Cristo
 In questo numero ampio spazio è stato dato alla visita di papa Benedetto XVI a Cipro per il suo valore ecumenico, che il papa ha evocato fin dall’annuncio di questo viaggio, che è diventato, proprio alla luce delle parole e degli incontri del pontefice, una tappa particolarmente significativa del cammino ecumenico tra cattolici e ortodossi. Si tratta di un cammino che si è venuto arricchendo, soprattutto negli ultimi mesi, di tanti gesti che mostrano la comune volontà di procedere sulla strada dell’unità della Chiesa, anche riaffermando l’importanza di una testimonianza comune dei valori cristiani. Sarebbe però riduttivo, e per certi versi fortemente tendenzioso, leggere questi gesti, tra i quali la recente visita del metropolita Hilarion in Italia, con l’incontro con il papa, come una politica di difesa della Chiesa dagli attacchi del mondo secolarizzato, poiché la chiamata all’unità risponde a una scelta irreversibile dei cristiani che si è venuta affermando nel corso del XX secolo in forme nuove rispetto al passato, quando essa sembrava passare attraverso la constatazione della divisione e non come il riconoscimento che la divisione rappresenta uno scandalo che i cristiani devono rimuovere pur nella fedeltà al patrimonio dottrinale che ogni Chiesa è venuta costituendo nell’infinito processo di comprensione della rivelazione divina. Proprio alla luce della riflessione ecumenica del XX secolo si deve vivere l’unità della Chiesa, come un compito primario della testimonianza cristiana, così come ha ricordato tante volte e in tanti contesti papa Benedetto XVI.
 Negli stessi giorni della visita di Benedetto XVI, che ha rivolto numerosi appelli per un rinnovato impegno dei cristiani per la pace nel Medio Oriente, tanto più alla luce delle ultime vicende, a Edimburgo trecento delegati delle Chiese cristiane si sono incontrati per celebrare il centenario della Conferenza Missionaria Internazionale del 1910, con la quale si fa iniziare il movimento ecumenico contemporaneo, anche se la Conferenza non venne convocata per affrontare il tema dell’unità della Chiesa ma della definizione di una comune base missionaria in modo da superare le difficoltà che erano sorte di fronte all’annuncio di unico Cristo da parte di cristiani tanto divisi e contrapposti. Il convegno di Edimburgo del 2010 non ha assunto semplicemente un significato celebrativo se non in alcuni momenti, come la sessione conclusiva che si è svolta nello stesso luogo dove si tenne il convegno del 1910, ma per discutere di come rendere sempre più comune l’azione per l’annuncio di Cristo al mondo; per questa ragione i delegati si sono confrontati su quanto già i cristiani siano uniti nella testimonianza di Cristo e di quanto devono fare per essere ancora più fedeli testimoni in uno spirito di profonda fedeltà al compito assegnato da Cristo alla Chiesa, cioè la missione nel mondo. Nel convegno, del quale si possono leggere due articoli nella sezione della Rassegna Stampa, sono emerse posizioni molto diverse sulle forme della missione, mentre, anche nel documento finale, si ribadita la condivisione della centralità di Cristo nell’annuncio e l’importanza  di una testimonianza comune. Il centenario della Conferenza di Edimburgo del 1910 è stata così un momento per approfondire il legame tra unità e missione e su questa posizione si colloca anche l’interessante iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane e dalla Sacra Arcidiocesi d’Italia e di Malta, che hanno redatto una lettera proprio su Edimburgo invitando tutti i cristiani a dedicare la giornata di domenica 13 giugno alla preghiera per la missione e per l’unità. Questa lettera, che si può leggere nella pagina web dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, viene ripubblicata qui nella sezione della Documentazione con la fondata speranza che la sua conoscenza possa rappresentare un significativo passo per un ulteriore sviluppo del dialogo ecumenico in Italia, che vive una stagione particolarmente propizia per la pluralità di presenze cristiane. Proprio per aiutare a comprendere questa pluralità viene pubblicata, sempre nella sezione di Documentazione, una lettera  su Edimburgo dei cristiani della città di Lucca con la quale si è voluto recepire a livello locale un’istanza nazionale per favorire la conoscenza di questa tappa del dialogo ecumenico e la riflessione di quanto i cristiani devono fare insieme. Veritas in caritate sarà ben lieta di ospitare notizie e commenti sulla recezione di questa lettera su Edimburgo, che porta la firma, per la Conferenza Episcopale Italiana, di mons. Ercole Lupinacci, esarca di Lungro, che è stato presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo dal dicembre 2009, dalle dimissioni di mons. Vincenzo Paglia, fino all’Assemblea generale della Conferenza Episcopale, quando mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, è stato eletto nuovo presidente della Commmissione. Nel formulare i migliori auguri a mons. Bianchi per questo suo servizio, pare opportuno esprimere un grazie particolare, carico di riconoscenza, a mons. Lupinacci per la sua opera in questi mesi di passaggio, ricchi di appuntamenti come il convegno nazionale di Ancona. Anche in conseguenza dell’elezione di mons. Bianchie e in vista della nomina della nuova Commissione, si procederà a un aggiornamento dell’ Annuario dell’Ecumenismo in Italia, che si può consultare on-line nella pagina web del Centro per l’Ecumenismo in Italia (www.centroecumenismo.it); saremo grati a tutti coloro che vorranno inviarci informazioni per questa revisione entro e non oltre il 31 luglio 2010.
 Infine, nella sezione Memorie Storiche, si è deciso di pubblicare un intervento di mons. Luigi Padovese, che è stato tratto dalla rivista Oasis, al quale va un ringraziamento speciale non solo per aver consentito questa pubblicazione, ma per l’opera in favore del dialogo e della conoscenza tra le religioni che da anni svolge con passione e competenza: mons. Padovese è stato un esempio di dialogo, in particolare del dialogo interreligioso, e la sua tragica morte deve rafforzare la sua opera di costruttore di ponti tra uomini e donne di fedi diverse.
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia
Venezia,  8 giugno  2010
 
 
 
 

ALLEGATI