Presentazione
Anche in questo numero ampio spazio viene dedicato alla memoria di Chiara Lubich nel primo anniversario della sua scomparsa; per questa ragione sono state inserite delle notizie su incontri e momenti di preghiera, che si sono svolti, intorno al 14 marzo, in varie parti di Italia con la partecipazione di esponenti di confessioni cristiane e di religioni. Nella sezione Documentazione Ecumenica sono state riportate le omelie tenute dal cardinale Angelo Bagnasco, dal cardinale Dionigi Tettamanzi e dal vescovo di Carpi mons. Elio Tinti in occasione delle celebrazioni eucaristiche in memoria di Chiara Lubich: questi testi offrono ulteriori elementi per la comprensione di quanto importante è stata la figura di Chiara Lubich per la promozione della dimensione del dialogo nella Chiesa e nella società. Chiara Lubich e il movimento dei focolari non si sono limitati a seminare e a coltivare il dialogo con il quale spezzare una logica di sopraffazione, di ingiustizia, di intolleranza, ma hanno giocato, e continuano a giocare, un ruolo fondamentale nel movimento ecumenico, con una serie di gesti, come il progetto per un incontro tra i movimenti e gruppi ecclesiali, che ha condotto, proprio grazie al carisma e alla determinazione di Chiara Lubich, agli incontri di Stoccarda, dove si è potuto toccare con mano quanto i cristiani sono vicini nel fare e nel pregare.
Il mese di aprile è stato segnato anche da alcuni incontri particolarmente rilevanti, di vario livello; tra questi appare opportuno ricordare il seminario di ecclesiologia ecumenica, promosso dallIstituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia, che anche questanno, secondo una tradizione ormai consolidata nel tempo, ha saputo raccogliere studiosi di confessioni diverse per una comune riflessione sullecclesiologia, che questanno ha toccato il rapporto tra Chiesa e Parola di Dio. Su un altro piano si collocano invece gli incontri, che hanno voluto affrontare la dimensione ecumenica della Pasqua, in un anno nella quale cattolici e ortodossi lhanno celebrata in tempi diversi; questo numero è stato chiuso proprio il 19 aprile in modo da sottolineare questa distanza che ancora separa i cristiani nel calendario liturgico, sul quale in tanti, in tante occasioni, sono tornati auspicando il superamento di queste distinzioni, dal momento che sarebbe un gesto ecumenico forte la celebrazione, ogni anno, della Pasqua nello stesso giorno da parte di tutti i cristiani che potrebbero così annunciare tutti insieme a una sola voce la gioia della Resurrezione di Cristo. Il mese di aprile è stato anche caratterizzata da una serie di preghiere ecumeniche in ricordo dei martiri della fede, preghiere animate dalla Comunità di SantEgidio in vari luoghi, con una partecipazione sempre più ampia delle comunità cristiane locali nella comune riscoperta del patrimonio dei martiri della fede, come annunciatori del vangelo, in una prospettiva sulla quale la Comunità di SantEgidio lavora da anni, come testimonia la chiesa di San Bartolomeo sullIsola Tiberina.
Per quanto riguarda il dialogo interreligioso di particolare interesse è stato il seminario promosso dallUfficio Nazionale per lEcumenismo e il Dialogo Interreligioso, lunedì 20 aprile, con la partecipazione del padre Maurice Borrmans per un approfondimento della storia del dialogo islamo-cristiano e della nuova situazione nei rapporti tra la Chiesa cattolica e le comunità islamiche in Italia; sempre sul dialogo interreligioso viene pubblicata una cronaca dettagliata del convegno che si è tenuto in marzo a Venezia sulle religioni e i libri sacri e il messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ai budisti per la festa di Vesakh.
Per gli appuntamenti del mese di maggio lattenzione è concentrata sul IV Convegno Nazionale delle Chiese cristiane in Italia, in programma a Siracusa, nei giorni 7-8 maggio. Il convegno, la cui celebrazione è stata annunciata al termine del convegno nazionale dei delegati per lecumenismo lo scorso novembre, è dedicato a Paolo (Guai a me, se non annuncio il vangelo), in un anno nel quale cattolici e ortodossi fanno memoria della figura e dellopera dellapostolo nella prospettiva di approfondire il dialogo ecumenico, così come è stato indicato da Benedetto XVI fin dal momento nel quale è stato annunciata la decisione di dedicare un anno pastorale a Paolo. A Siracusa, la prima città italiana toccata da Paolo, i cristiani italiani sono chiamati a rlieggere la figura di Paolo in chiave ecumenica, nella consapevolezza delle nuove questioni poste dallo stato del dialogo ecumenico: «lo scopo è dunque, ancora una volta, condividere la ricchezza delle nostre tradizioni, a partire dalla Sacra Scrittura e da una lettura appassionata della realtà», come scrivono mons. Vincenzo Paglia, il pastore Domenico Maselli e larcivecovo metrpolita Gennadios Zervos nella lettera di presentazione del convegno. Si tratta quindi di proseguire il cammino che ha avuto come tappe di Perugia sul Padre Nostro (1999), di Viterbo sulle beatitudini (6-8 febbraio 2003)e di Terni in preparazione alla III Assemblea Ecumenica Europea di Sibiu (5-7 giugno 2006). Proprio per sottolineare limportanza di questo cammino che i cristiani italiani stanno compiendo, viene ripubblicato, nella sezione delle Memorie Storiche, lintroduzione agli atti del primo convegno, firmata da mons. Giuseppe Chiaretti, dal pastore Domenico Tomasetto e dallarcivescovo metropolita Gennadios Zervos.
Sempre nella prospettiva della conoscenza della memoria storica del dialogo ecumenico trovano posto in questo numero un ricordo di mons. Vincenzo Savio da parte di don Giuseppe Bratti della diocesi di Belluno-Feltre a pochi giorni dal quinto anniversario della scomparsa del vescovo salesiano e una riflessione sul cardinale francescano Umberto Betti, uno dei protagonisti silenziosi del concilio Vaticano II. Viene pubblicato anche lappello dei vescovi abruzzesi-molisani dell8 aprile sulla tragica vicenda del terremoto che ha colpito LAquila in modo da ricordare a tutti, a noi per primi, che le sofferenze di quella terra sono le sofferenze di tutti gli uomini e le donne che vivono in Italia. Infine, in allegato a questo numero, viene inviata la proposta per un viaggio ecumenico in Romania; in questi anni si sono moltiplicate queste esperienze, promosse da Istituti e Fondazioni, come la Fondazione Russia Cristiana di Seriate (Bergamo), che cercano, anche in questo modo, di favorire una conoscenza diretta delle infinite ricchezze spirituali e culturali delle tradizioni cristiane in Europa.
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per lEcumenismo in Italia
Venezia, 19 aprile 2009